Ufficio conclusione indagini preliminari e avvisi alla persona offesa

Ubicazione: piano terra – stanza 15
Telefono: 0434/501527
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Orario per il pubblico: da lun. a ven. dalle ore 9 alle ore 12

Responsabile: Cancelliere Esperto Claudio Faggion

Addetti:

  • Assistente Giudiziario sig. Antonino Scimonelli
  • Assistente Giudiziario sig. Christian Paron


Materie e attività di competenza

È l’ufficio dove vengono depositati i fascicoli delle indagini preliminari, nel momento in cui viene adottato l’avviso ai sensi dell’art. 415 bis c.p.p., affinché venga notificato agli indagati ed ai loro difensori e, nei casi previsti, alle persone offese dai reati ovvero ai loro difensori.
Quando il P.M. ritiene di avere concluso le attività di indagine e non ritiene di dover avanzare una richiesta di archiviazione del procedimento, prima di determinarsi in ordine all’esercizio dell’azione penale, ha l’obbligo di depositare l’intero fascicolo in modo che gli indagati e/o i loro difensori possano, entro il termine di venti giorni dopo avere preso visione degli atti ed averne eventualmente estratto copia, presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa ad investigazioni del difensore, chiedere al Pubblico Ministero il compimento di ulteriori atti di indagine, nonché presentarsi per rilasciare dichiarazioni ovvero chiedere di essere sottoposti ad interrogatorio. Nel caso in cui l'indagato chieda di essere sottoposto ad interrogatorio, il Pubblico Ministero deve procedervi.

È anche l’Ufficio dove le persone offese dal reato, nei casi previsti dalla legge ovvero se ne hanno fatta espressa richiesta (all’atto della formalizzazione della denuncia-querela ovvero successivamente), possono esaminare il fascicolo che li riguarda, nei casi in cui il Pubblico Ministero si sia determinato per la richiesta di archiviazione.
Nel termine di venti giorni dalla notifica, la persona offesa può prendere visione degli atti, averne copia e, se lo ritiene, presentare opposizione al G.I.P., con richiesta motivata di prosecuzione delle indagini preliminari.
Per i delitti commessi con violenza alla persona, il termine a disposizione della persona offesa è elevato a trenta giorni.

Infine, l’ufficio si occupa anche della trasmissione degli avvisi alla persona sottoposta alle indagine e alla persona offesa, nel caso in cui il Pubblico Ministero ritenga di richiedere l’archiviazione del procedimento per particolare tenuità del fatto di reato.
Nel termine di dieci giorni dalla notifica, l’indagato e la persona offesa possono prendere visione degli atti, averne copia e, se lo ritengono, presentare opposizione al G.I.P., esprimendo le ragioni del proprio dissenso.

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